Abbiamo parlato di Acqua fin dai primi passi di Energia Media, nell’aprile del 2013. Quando nella spartana quanto affascinante sala convegni di San Sebastiano al Palatino, con vista sui Fori Imperiali, si è riflettuto con imprese, utility e regolatori di rilancio industriale del settore idrico. Oggi tra i sistemi a rete è divenuto l’ambito più sfidante, con un assetto di governance sempre più performante – pur con le asimmetrie di un Paese diviso in due – in grado di portare agli operatori valore economico e occupazione, e ai cittadini servizi evoluti. Oggi si parla di digitalizzazione, sostenibilità, business model innovativi, di nuove frontiere gestionali del Servizio Idrico Integrato, con prospettive di sviluppo industriale, grazie anche la PNRR e alle diverse linee di finanziamento comunitarie.
In questo contesto Energia Media si è consolidata nel tempo come partner privilegiato per affiancare i grandi gruppi industriali nella collaborazione con le Utility sul territorio nazionale; con l’obiettivo sempre più chiaro di favorire l’evoluzione di processi innovativi attraverso l’introduzione sul mercato di nuove tecnologie. Facilitando peraltro il dialogo con il regolatore in particolare e i decisori in generale, facendo emergere una filiera del valore che oggi trova punte d’eccellenza insieme a evidenti distonie di sistema.
Sono diversi gli argomenti che in questi anni hanno portato Energia Media al centro del dibattito nel comparto, grazie anche alla collaborazione con importanti istituti di ricerca, associazioni e fiere del settore.
Approfondendo – all’interno di workshop, webinar specializzati e incontri one to one – una serie di tematiche di rilievo quali per esempio la transizione digitale, l’economia circolare e la sostenibilità economica, ambientale e sociale; il passaggio da investimenti straordinari al concepimento di nuovi Business Model, fino a ragionare di governance, dimensioni dei gestori, Ato regionali e gestioni in economia; di management, competenze, formazione, cultura.
Affrontando ambiti tecnologici come gli Smart Meter, i protocolli di comunicazione, il data management, il telecontrollo e l’IoT; e temi controversi come quelli dei fanghi da depurazione, oggi ritenuti una possibile positiva risorsa. Tutto questo coinvolgendo più di 20 aziende tecnologiche e oltre 50 gestori del Servizio Idrico Integrato. E mettendo le diverse tematiche in stretta relazione con i territori di riferimento, convinti che laddove vi sia una corretta gestione e una nuova consapevolezza del valore dell’Acqua crescano le possibilità di sviluppo per le aree di riferimento.
Utility, Ambiti Territoriali Ottimali, Pubbliche amministrazioni, industrie, consorzi agricoli, istituti di ricerca, istituzioni centrali
Aprire un dialogo continuativo tra produttori di tecnologie, gestori del servizio e regolatore
Rafforzare identità e vocazione territoriale per creare nuove opportunità di sviluppo a breve, medio e lungo termine
Focus group, eventi, tavoli multidisciplinari, matching. Mappe concettuali delle idee applicabili al reale contesto di riferimento. Piani di comunicazione integrata
Laboratorio Ref Ricerche, Enea, Utilitalia, Confservizi Cispel Lombardia
Nel 2022 dopo due anni di prolifica organizzazione di webinar, l’attività nel settore tornerà a essere in presenza. Grazie a incontri pianificati a Bergamo presso il KMRosso con Enea, a Udine con Apce, a Milano con gestori e associazioni locali, nelle Marche, nel Lazio, in Puglia e Sicilia. Riprende il nostro viaggio sui territori portando con i nostri partner tecnologici innovazione, best practice, case history e modelli replicabili. Secondo il modello Water Utility Network orientato a dar continuità alle relazioni per favorire il consolidamento dei rapporti nelle diverse aree di riferimento.
Acqua 2.0. L’inizio di un percorso
Con il titolo “Rilancio industriale del sistema idrico: sogno o possibile realtà?” Energia Media ha dato il via a un percorso che da subito ha aggregato grandi imprese come IBM o 3M, Università come La Sapienza e Federico II di Napoli, Autorità per l’energia elettrica e il gas, Associazioni Consumatori, Mise, Cassa Conguaglio.
“Il mondo delle Utility ha avuto un nuovo spazio di dialogo e confronto. Hanno aderito soggetti come Acea, Ato Laguna di Venezia, Metropolitana Milanese, ed Enti di peso internazionale come Eureau. Far comprendere la filiera per un possibile piano di sviluppo in Italia si è dimostrata da subito la strategia corretta.”
Tutela e valorizzazione del patrimonio idrico
Il percorso è proseguito con momenti di confronto che hanno coinvolto nuovi soggetti, tra i quali FAO, Federutility (oggi (Utilitalia), AEEG, Smart Water Forum. Con l’aggiunta di studi giuridici che hanno affiancato Energia Media e le imprese tecnologiche partner, per meglio comprendere come la regolazione avrebbe impattato sui processi innovativi.
“In quell’anno introducemmo il concetto di watergy per due ragioni: la prima per sottolineare il lato enegivoro delle imprese di gestione del servizio e di come queste sempre più avrebbero dovuto avvicinarsi a buone pratiche orientate all’efficienza. E in secondo luogo perché comprendevamo con alcuni settori avrebbero potuto scambiarsi buone pratiche, tecnologie e dati.”
Regolazione pubblica ed efficienza industriale del servizio idrico
Insieme ai contenuti si evolvono i format proposti al settore da Energia Media. Un anno in cui abbiamo intercalato tavole rotonde incrociando le esperienze di un numero ristretto di soggetti per incontro con l’organizzazione di convegni aperti, di natura istituzionale. Un anno importante dove si è messo in luce su più fronti il rapporto tra innovazione e Corporate Social Responsability, anticipando temi sulla sostenibilità che sarebbero col tempo diventati decisivi per l’evoluzione del settore.
Gare e codice degli appalti nel settore idrico
Il lavoro di Energia Media in quell’anno viene caratterizzato da nuove dinamiche che riguardano il recepimento delle direttive emanate dall’Authority e il riordino della materia dei contratti pubblici. Un comparto che ha visto sedimentarsi nel corso degli anni un sistema di norme e di regole che avevano causato una certa cristallizzazione tecnologica. Grazie dunque anche agli incontri da noi organizzati, si apre dunque una nuova dialettica tra le imprese della filiera industriale e le società di gestione del servizio.
H-Farm: l’acqua nei luoghi dell’innovazione
Un anno importante per l’attività di Energia Media in ambito idrico. Con un confronto che si è aperto nel luogo simbolo dell’innovazione in quegli anni, H-Farm incubatore, think tank, spazio dedicato al futuro. Ma soprattutto perché abbiamo coinvolto durante i diversi incontri lungo il Paese nuovi soggetti come la Water Alliance Lombardia, parlato di temi come i KPI driver nei sistemi di depurazione o gli Smart Meter cuore pulsante di sistemi innovativi, e poi, per la prima volta, di cloud legato al telecontrollo delle reti. Un anno in cui Energia Media si è posizionata in modo definitivo al centro dei processi d’innovazione del settore idrico e non solo.
Qualità del servizio, digital trasformation e sostenibilità economica
L’accordo con soggetti come Federazione Anie e Apce – Associazione che si occupa di anticorrosione in ambito gas, idrico, navale e calcestruzzi – consolida il tema della manutenzione delle reti esistenti con una riflessione sulla qualità del servizio, che diventerà oggetto di regolazione specifica negli anni successivi. Ma soprattutto, con il progetto WaterTech. 4.0, Energia Media dà il via al confronto su digital trasformation e sostenibilità economica degli investimenti da conseguire attraverso innovazione tecnologica ed economia circolare; partecipando così alla costruzione di una nuova e moderna visione del Servizio Idrico Integrato.
Nasce il percorso Water Utility Nework
Si apre la collaborazione con medie Utility dal forte valore territoriale, capaci di strategie, investimenti, comportamenti virtuosi. Questo consente a Energia Media di proporre a imprese dalla forte connotazione tecnologica di aprire un dialogo proficuo con i gestori di origine e vacazione diversa, contribuendo a uno scambio di buone pratiche che coinvolge anche i soggetti più dimensionati. Un fatto importante che ci porterà a un rapporto sempre più fertile con Associazioni come Utilitalia e Confservizi Cispel Lombardia con cui verrà stretto un accordo proprio su questo punto fondamentale: valorizzazione le medie Utility sul territorio.
Il valore della digitalizzazione in periodo di pandemia
Energia Media ha certamente contribuito ad animare il dibattito sul rapporto tra servizi di pubblica utilità, come per natura è il settore idrico, e le criticità emerse con l’inaspettato periodo pandemico. Alla realizzazione di webinar su digitalizzazione, qualità e performance industriali in periodo di Covid 19 si sono aggiunti momenti di confronto ristretti e one to one virtuali in grado di tenere in rete gli operatori. Momenti che hanno coinvolto anche il regolatore, Arera, e che hanno aperto un nuovo fronte di collaborazione con Utilitalia e Confservizi Cispel Lombardia per la diffusione di buone pratiche.
Innovazione a ogni livello per una trasformazione radicale del settore
Grazie alla collaborazione con soggetti di primo piano quali Utilitalia e Laboratorio REF Ricerche in particolare, il 2021 ha rappresentato per Energia Media un anno di svolta per la propria attività in ambito idrico. Oltre ai webinar organizzati sul tema fanghi, depurazione e distribuzione, si sono riaperti gli incontri in presenza. La partecipazione alle due più importanti fiere del settore – H2O Bologna Fiere ed Enlit Europe Fiera Milano – con il nostro format di talk e networking, ha consentito di riallacciare un legame importante con tutti gli operatori del settore, mettendo le basi per un proficuo 2022.
Per maggiori informazioni su questo progetto e per sapere come partecipare, scrivi a Energia Media: