Siccità. Non solo un film

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di Emanuele Martinelli

 

È già disponibile sulla piattaforma Sky “Siccità”, il film di Paolo Virzì uscito nel 2022 ambientato in una Roma senza pioggia da tre anni, efficace nel descrivere le relative conseguenze di regole e abitudini dei cittadini. Una visione per certi versi apocalittica e forzata da esigenze drammaturgiche ma che certamente richiama un tema di grande attualità. Secondo l’Osservatorio Siccità del CNR infatti, “l’Italia ha chiuso il 2022 ancora in deficit idrico; in particolare tutto il Nord e parte del centro sono affetti da una siccità severo-estrema da oltre un anno. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare sono Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Friuli e Trentino-Alto Adige le regioni con la maggiore superficie esposta, seguiti dalla Calabria al Sud.

Dal punto di vista agricolo sono i terreni irrigui e i prati-pascoli le aree dove un intenso deficit di pioggia di lungo periodo è più esteso. Fra gli impatti che la siccità e le anomalie termiche hanno causato è da ricordare anche la forte riduzione di energia idroelettrica prodotta (circa -40%). Secondo i dati della piattaforma ENTSO-E, il calo è visibile già da circa metà del 2021 ma l’eccezionalità del 2022 rispetto ai 6 anni precedenti è lampante. Inoltre, anche i valori della prima settimana del 2023 risultano fortemente inferiori.”

Un articolo del 12 gennaio 2023 dell’Osservatorio dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi), parla di un Paese in deficit idrico, in cui “l’inverno non riesce a ripianare la mancanza di acqua e si certifica l’impossibilità di recupero con gli attuali apporti pluviali.”

All’inizio di marzo partirà il Road Show Energia Media dedicato ad Acqua ed Energia nel Mezzogiorno d’Italia di cui potrete leggere il programma sul nostro sito. Toccheremo naturalmente anche il tema siccità insieme alle misure che si stanno adottando per rispondere, con investimenti e soluzioni tecnologiche, a un trend certamente poco tranquillizzante. Cercheremo naturalmente di entrare nelle pieghe del PNRR per capire come il tema sia posto.

L’impressione a oggi è che si prosegua con un certo fatalismo nell’auspicio che piova, nevichi e tutto rientri nella normalità, ma ci auspichiamo di venir smentiti dai fatti, dai provvedimenti, da incentivi, regole frutto di una nuova visione del problema. Senza far riferimento ai toni apocalittici del film di Virzì naturalmente, ma dell’atavica mancanza di strategia Paese anche sul tema Acqua dovremmo far memoria.

PUBBLICATO IL
13 Febbraio 2023

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