Ridurre drasticamente perdite idriche e acqua non fatturata

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La partnership tra Ireti e Georg Fischer ha portato a soluzioni importanti. In primis con l’adozione della nuova valvola NeoFlow

 

Il tema delle perdite idriche e dei costi alti dell’energia che i gestori del servizio devono oggi affrontare si inserisce in un contesto più ampio che potremmo definire di “cultura dell’efficientamento”; una tematica che porta con sé la valorizzazione di una risorsa vitale come l’acqua e al tempo stesso un approccio etico nella manutenzione e corretta preservazioni di beni e infrastrutture diffuse sui nostri territori. L’innovazione tecnologica soprattutto negli ultimi anni ha portato alle utility non solo tecnologie ma un nuovo modo di pensare ai propri asset, con un incremento del valore trasferitosi sulle pubbliche amministrazioni, spesso proprietarie delle reti, e di conseguenza sui cittadini.

La conservazione della risorsa idrica attraverso l’ottimizzazione della rete rappresenta un fatto da cui non si può più prescindere, se si considera peraltro come i cambiamenti climatici abbiano notevolmente messo sotto stress i gestori per quanto concerne qualità del servizio e risposta ai propri clienti.

Le relazioni tra utility e produttori di tecnologie, il trasferimento di conoscenza, il continuo confronto su piani di sviluppo o manutenzione dell’esistente, pone le radici e crea terreno fertile per comprendere tra l’altro come si possano valutare in modo adeguato i costi/benefici degli interventi e dell’introduzione di nuova tecnologia. In questo contesto, la questione delle competenze non è da mettere certamente in secondo piano e lo testimoniano casi concreti in cui questo processo è diventato quotidianità e operatività.

Significativo per esempio il rapporto tra Ireti, società del Gruppo Iren che gestisce in molte aree del territorio nazionale la distribuzione di acqua, energia elettrica e gas; e GF Piping Systems, tra i maggiori produttori al mondo di soluzioni per la distribuzione di fluidi. Un rapporto consolidatosi nel tempo che negli ultimi mesi ha concentrato la propria attività sull’introduzione in rete di nuove valvole di regolazione della pressione; è risaputo infatti come un eccesso di pressione possa mettere sotto stress meccanico la rete stessa, favorendo rotture e conseguenti significative perdite, aggravate dal fatto che m3 di acqua non vengano quindi fatturati.

L’inserimento di nuovi dispositivi sulla rete dovrebbe essere sempre valutato per una complementarietà di benefici che questi portano alla gestione complessiva. La scelta di Ireti di testare e poi implementare sulle proprie infrastrutture la valvola di pressione NeoFlow di GF ha consentito, grazie al design innovativo, alle caratteristiche di versatilità, alle ridotte dimensioni e ai materiali in polimero esenti da corrosioni, di liberare spazio sulla rete per installare strumenti di misura senza modificare l’infrastruttura esistente.

In questo caso dunque, oltre a ottenere un flusso più preciso e stabile (fino a zero) grazie al design e alla semplicità d’installazione di NeoFlow, Ireti ha potuto ottimizzare la rete con l’introduzione di misuratori di portata, e una conseguente valutazione estremamente positiva dei costi/benefici dell’intervento complessivo.

Si stima in generale che installando e utilizzando sistemi di riduzione della pressione avanzati è possibile diminuire rotture e perdite fino al 60%; lo stesso impatto positivo è stato rilevato per quanto riguarda la necessità di manutenzione il che favorisce evidenti risparmi in termini economici e un miglior utilizzo delle risorse umane.

Riduzione dei costi energetici

Un accento va messo sulla questione energia, diventata fattore di criticità per ogni gestore e primo centro di spesa per l’utility. La riduzione dei costi da questo punto di vista deve esser il frutto di una visione “olistica” della rete, considerandone l’intero processo a partire dalla produzione stessa di energia per i propri fabbisogni. Introdurre sistemi che consentano una distribuzione costante e affidabile dell’acqua significa ottimizzare gli strumenti di pompaggio con un risparmio che può arrivare, secondo recenti analisi, fino a 30 t.e.p. (tonnellate equivalenti di petrolio). Una valvola intelligente, personalizzabile, nove volte più leggera di una tradizionale valvola regolatrice di pressione in metallo, che garantisce estrema precisione e stabilità con un’apertura dall’1 al 100%; intelligente perché integrabile con sensori di monitoraggio e controllo per fornire informazioni anche al fine di modificare i parametri di controllo in base alle esigenze del cliente.

Trasportare e distribuire acqua in modo sostenibile e intelligente è dunque oggi possibile riducendo i costi di gestione complessivi e aumentando la fatturazione della risorsa non dispersa. Un fatto fondamentale per gestori di ogni dimensione, come ha ben dimostrato l’esperienza condivisa tra Ireti e GF, in grado di rispondere a ogni tipologia di territorio in cui le infrastrutture sono collocate. Un tema chiave questo per le utility italiane, chiamate a operare in aree urbane, remote, montane, marine o lacustri, ognuna con le proprie specificità; in questo senso le tecnologie possono senz’altro intervenire in modo mirato e personalizzato rispondendo con efficacia sia alle necessità di ottimizzazione dei gestori che qualitative dei clienti finali. In questo contesto proiettato alla sostenibilità economica, ambientale e quindi sociale, si inseriscono perfettamente soluzioni come quelle proposte da GF, in questo caso con la valvola regolatrice di pressione NeoFlow.

PUBBLICATO IL
26 Gennaio 2023

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