Formazione e competenze per mettere in equilibrio emergenze e visione strategica

ECOMONDO

Il mondo delle utility è chiamato a una rapida evoluzione grazie a nuovi skills e multidisciplinarietà. Intervista a Stefania Tomaro, Direttore Fonservizi – Fondo Formazione Servizi Pubblici Industriali

Di Emanuele Martinelli e Martina Ginasi, Energia Media

 

La formazione rappresenta un fattore chiave in particolar modo per quanto riguarda l’evoluzione dei servizi di pubblica utilità. Inoltre, la crescita di competenze consente oggi di accedere a risorse economiche importanti attraverso la partecipazione diretta a bandi pubblici.

Fonservizi è il Fondo creato proprio con l’obiettivo di dare supporto formativo a uno dei settori core come quello rappresentato dai servizi pubblici, acqua, energia, rifiuti, trasporti. Un macro ambito in forte transizione, che ci vede protagonisti come fondo paritetico tra rappresentanza sindacale e datoriale. Proprio per questa peculiarità, il fondo è in grado di intercettare i bisogni delle aziende e della necessaria crescita del proprio personale. In questo contesto, sia le singole utility che sistemi come quello creato dalle Confservizi regionali, stanno cambiando velocemente pelle, sia per la rapida evoluzione delle tecnologie sia per il contesto normativo e regolatorio che impatta fortemente sulle competenze delle singole persone e quindi complessivamente sulle aziende.

Sono richieste dal mercato competenze sempre più multidisciplinari pur mantenendo una loro profondità e verticalità. Un fatto che vi ha costretto a cambiare i percorsi formativi?

I driver sono quelli dettati dalla regolazione e dalla tecnologia. A fronte della velocità del mercato e di ciò che accade al di fuori dell’azienda, bisogna trovare una risposta celere all’interno. Le società devono dotarsi di strutture che siano in grado di stare al passo formando personale pronto per assecondare i cambiamenti che impattano sia sul lato tecnico-operativo che amministrativo e di management. Fonservizi risponde oggi a tutto questo in modo estremamente veloce e al tempo stesso puntuale.

Favorite l’erogazione di corsi avanzati su ricerca e innovazione, processi di governance, regolazione. Che rapporti instaurate con docenti e imprese per stare al passo con tematiche in continua evoluzione?

Si tratta di un rapporto one to one costante, le aziende vengono monitorate per individuarne i bisogni. Teniamo conto che Fonservizi non si occupa di erogare formazione direttamente ma mette a disposizione delle aziende le risorse per attuare i percorsi formativi di cui hanno bisogno propone una formazione mirata rispetto all’evoluzione dei mercati. È assolutamente necessaria quindi un’interlocuzione costante sia con il mondo delle aziende che con quello dei lavoratori, con una visione a medio e lungo termine; mettendo in rapporto le tecnicalità riferite ai settori e gli obiettivi che ci si prefigge di ottenere.

Pensiamo per esempio ai fondi del PNRR, per potervi accedere si richiedono competenze specifiche di cui c’è grande richiesta; da questo punto di vista il gap in alcuni ambiti è enorme ma se vogliamo crescere e diventare un Paese sempre più avanzato è assolutamente necessario aumentare gli investimenti in capitale umano e formazione.

Il PNRR è paradigmatico di come alcune realtà siano pronte a cogliere questa grande opportunità e altre meno; il divide tra alcune parti del Paese è spesso evidente.

La progettazione di carattere comunitario permette di accedere a risorse che possono realmente trasformare il Paese. È in atto una transizione che si riferisce sia alla tecnica che a modelli e gestione operativa. Abbiamo notato che non è la taglia dell’azienda a fare la differenza; molte piccole e medie imprese sono collegate indissolubilmente al territorio e quindi capaci di comprenderne le esigenze, migliorando i servizi e adattandosi all’evoluzione che il territorio stesso richiede. Non sempre è così naturalmente; spesso soprattutto le piccole imprese non hanno le risorse e i mezzi necessari, ed è in queste occasioni che l’intervento di Fonservizi diventa ancora più significativo, anche attraverso azioni dirette che incrementano la consapevolezza al cambiamento rispetto a prassi consolidate ma non più efficaci.

In questo percorso si apre uno spazio importante per i giovani che escono da licei, scuole tecniche o università; servizi di pubblica utilità e sostenibilità rappresenta un connubio che guarda al domani. Fonservizi potrebbe svolgere ruolo di mediazione importante favorendo la relazione tra i due mondi.

Certamente i servizi di pubblica utilità costituiscono un’importante porzione del PIL italiano. I temi sono affascinanti ma non basta; è necessario dare il via a piani formativi che mettano in reale collegamento il mondo della scuola e dell’Università con quello del lavoro. Le aziende di servizi pubblici hanno bisogno di skills multidisciplinari e certamente questo apre ai giovani nuove interessanti opportunità. Ma dobbiamo tutti lavorare per uscire da logiche a silos che non fanno bene al Paese.

Lo spazio Fonservizi in Ecomondo a Rimini, denominato Smart Utility Hub, va proprio in questa direzione: creare rete tra soggetti trasversali e collaborare con il mondo utility secondo una visione avanzata.

Lo sviluppo di reti moltiplicatrici di valore e lo scambio di idee, informazioni e progetti sono fondamentali in qualsiasi settore. Quando si parla di formazione bisogna pensare a due anime distinte: una che risponda a desiderata di lungo periodo, l’altra capace di leggere in anticipo le possibilità di sviluppo del territorio. Dimensioni temporali e fisiche da armonizzare. Creare quindi un hub che favorisca l’incontro tra il mondo della formazione e quello industriale, significa accelerare processi di crescita di tutte le parti in causa, attraverso la comprensione dei bisogni e l’individuazione delle soluzioni.

Siamo un Paese atipico caratterizzato da molte differenze culturali e territoriali; ricchezza e biodiversità che rappresentano una continua opportunità di sviluppo e crescita ma solo se ci si dota di adeguati strumenti culturali. Può essere la nuova mission di Fonservizi?

Me lo auspico davvero e questo mio mandato metterà un accento particolare sulla necessità di dare futuro a territori che necessitano di nuovi servizi. Ogni città o provincia del Paese deve dare risposte reali a cittadine e imprese; le aziende di pubblico servizio, in particolare, sono concentrate sui bisogni quotidiani, ma credo sia nata una nuova sensibilità verso una programmazione da attuare secondo una visione strategica. Fonservizi si inserisce in queste dinamiche sia di breve che di lungo periodo, cercando di mettere in equilibrio attraverso un’adeguata formazione, le esigenze dettate dall’ urgenza operativa con quella della pianificazione dei servizi e delle prestazioni attese. È fondamentale unire le due anime per trasformare i servizi pubblici in una grande opportunità di crescita per il Paese.

PUBBLICATO IL
10 Ottobre 2023

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