di Emanuele Martinelli
La frequenza con cui accadono fatti come quelli di questi giorni – incendi al sud, trombe d’aria al nord – ci dice inequivocabilmente che la terra sta cambiando; studi autorevoli come quello pubblicato di recente dagli esperti del World Weather Attribution aiutano a capire e, teoricamente, a prendere decisioni. Ci sono uomini che mettono la loro vita per studiare tecnologie e processi in grado di migliorare le condizioni di tutti. Ce ne sono altri che appiccano fuochi. È la storia dell’uomo, di Caino e Abele. Ma siamo comunque in un’era di pensiero e innovazione, di Paesi che avanzano, di dati che ci consentono analisi puntuali e sempre più spesso predittive. Al tempo stesso viviamo di contraddizioni, di regole e pene da rivedere e di poche risorse a supporto di processi culturali in grado di arginare le deviazioni di un piromane. Serve un patto della società civile per utilizzare al meglio i mezzi esistenti, e muoversi secondo un’idea di mondo per cui a nessuno convenga danneggiare ulteriormente questa nostra terra, a qualsiasi livello. Un pensiero che sfiora l’utopia ma è pure profondamente radicato nel possibile. Il centro sarà sempre la cultura qualsiasi sia la condizione da cui ognuno parta. Scriveteci quest’estate su linkedin per riflessioni e suggerimenti. L’estate è tempo di amicizie e di maggior vicinanza tra le persone, un tempo lento che ci restituisce quello che abbiamo seminato. Ci vediamo tra qualche settimana. Un abbraccio da Energia Media. Buone Vacanze!