Andrea Gambi. Per accompagnare con passione il nostro futuro

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Assegnato al Teatro Alighieri di Ravenna il I Premio di Laurea Magistrale in suo ricordo

di Emanuele Martinelli

Il 25 marzo 2020 ci lasciò improvvisamente Andrea Gambi, direttore generale di Romagna Acque, colpito dal covid. Ci aveva aiutato, in più di un incontro, a capire cosa volesse dire coniugare pensiero, concretezza, capacità operativa e competenze con raffinatezza dei modi ed eleganza nella sostanza. Il Premio di Laurea Magistrale assegnato oggi presso il Teatro Alighieri di Ravenna, è solo uno dei tanti semi lasciati da Andrea nella sua incessante opera di trasferimento di valore, non solo tecnico, a favore della sua azienda, del territorio e della collettività. Siamo venuti a Ravenna per la profonda stima che abbiamo nutrito per Andrea, e per sottolineare, anche attraverso una serie di iniziative che continueremo a organizzare ispirati dalla sua persona, quanto fosse capace di futuro, di visioni, di passione nell’operare; all’interno in particolare di un ambito, quello dell’acqua, che per definizione è veicolo e metafora di vita, di connessioni, di cura per le risorse che accomunano ogni persona. Durante l’assegnazione del Premio si sono susseguite numerose testimonianze di persone legate ad Andrea; quale autorevole sintesi riprendiamo quella di Tonino Bernabé, suo caro amico e Presidente di Romagna Acque. “La natura chiede di recuperare il senso del limite delle risorse, abbiamo vissuto e viviamo momenti di fragilità e d’incuria, d’incertezza che dà il senso del nostro limite, anche fisico. Abbiamo visto il deserto e il vuoto. Sono emersi paure e limiti ma ci siamo riscoperti comunità, siamo passati dal tempo della competizione a quello della collaborazione. Non possiamo derogare nel rispettare la natura e dal difendere il sistema sanitario, l’istruzione e lo sviluppo. Ho spesso pensato cosa avrebbe detto e fatto in questo periodo così complesso e critico Andrea; che è un mio amico, ne parlo al presente, che amava la vita e guardava con lungimiranza al futuro. Ho impressa nella memoria una foto con gli studenti universitari davanti alla diga di Ridracoli; e un’altra in Cina, dove eravamo stati invitati, con lui di spalle rivolto a un orizzonte infinito. Condivisione, preparazione, passione; acuto e mai banale, colto, determinato e consapevole. Certezze maturate in anni di impegno e lavoro, di cose buone che restano, e danno il senso della vita, del suo passaggio, dell’eredità che si lascia. Il senso della sfida viene dal fatto che molto dipende da ognuno di noi; e Andrea, curioso, acuto, mi ha fatto comprendere il valore della funzione manageriale. Ma soprattutto, sono felice di aver potuto lavorare con lui, e di essergli amico.”

PUBBLICATO IL
25 Marzo 2022
AUTORE
Emanuele Martinelli

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