Due giorni di incontri in presenza a Padova, dopo due anni di relazioni virtuali dovute alla pandemia, hanno caratterizzato le celebrazioni del 40mo anniversario di APCE, Associazione per la Protezione delle Corrosioni Elettrolittiche. A valle della cena di mercoledì 20 ottobre tenutasi a Caffè Pedrocchi, la mattina di giovedì 21 un convegno decisamente partecipato e dai contenuti di rilievo ha ben descritto quanto l’Associazione sia portatrice di valori tecnici e di una visione orientata all’innovazione che la porterà a un futuro di sicura prospettiva. La rete di persone e saperi ha consentito all’Associazione di porsi fino a oggi nei confronti dei propri interlocutori come un riferimento, grazie ad azioni e progetti sempre aderenti alla realtà ma spesso in anticipo sui tempi. Dagli interventi sulle reti gas e idriche, alle infrastrutture in cemento fino ai porti, nel tempo la cultura della manutenzione, insita nella mission di APCE, si è connessa con l’innovazione tecnologica; con una filosofia di valorizzazione di asset strategici e processi di digitalizzazione sempre più spinti; con dinamiche portatrici di cultura e, soprattutto, di formazione per la crescita professionale e occupazionale di tanti tecnici oggi impegnati all’interno delle maggiori utility italiane.
Dopo il toccante ricordo di ex Presidenti dell’Associazione quali Enzo Stella e Mauro Cannizzo, introdotti da un’excursus storico di Nello Aurilia di Unareti, lo sguardo è stato volto al futuro, grazie a due tavole rotonde dedicate agli scenari energetici e ai piani di sviluppo dell’Associazione, entrambe guidate dal presidente di APCE Giuseppe Landi. Tanti i temi toccati a partire dalle opportunità offerte dal PNRR, grazie all’introduzione di Marcello Capra del Ministero della Transizione Ecologica; a cui sono seguiti gli interventi, solo per citarne alcuni, di Marta Bucci per Anigas, Francesco Vitolo per Utilitalia, Stefano Cagnoli per CIG. Di collaborazione tra associazioni hanno parlato Maria Pia Pedeferri in rappresentanza di AIM e Polimi, e Marco Cattalini di NACE.
Il dibattito si è quindi spostato sui temi formazione, competenze e certificazione grazie ai contributi di Marco Ormellese per il Polimi, Fabio Brunetti per Snam e Fabio Fontanot per Apcert. Hanno chiuso i lavori con un rapido focus relativo alla comunicazione, Sabatino Pedata, segretario Generale APCE, ed Emanuele Martinelli, CEO Energia Media, società organizzatrice della due giorni e partner dell’Associazione.
“Sono stati due giorni intensi e a tratti sorprendenti – ha dichiarato il Presidente Landi – per il desiderio dei soci di partecipare numerosi e di dare un contributo nei fatti al futuro e all’evoluzione dell’associazione. APCE si occupa di prevenzione, di tutela di infrastrutture strategiche, di sostenibilità e integrazione con il territorio; ma pure di evoluzione degli asset a favore dello sviluppo industriale e socio-economico del Paese stesso. Guardando sempre all’innovazione tecnologica e a processi che di continuo portino a una messa in rete di competenze grazie alla stretta collaborazione con università, istituzioni, utility, associazioni e imprese.”
La due giorni si è chiusa giovedì 21 ottobre nel pomeriggio con una visita alla Cappella degli Scrovegni. A testimoniare la sensibilità di APCE nel mettere al centro il genio e l’operatività di persone che con talento, capacità del fare e visione, daranno non solo all’associazione ma al Paese stesso una nuova possibilità di futuro.
Per informazioni e approfondimenti scrivete a
Martina Ginasi – redazione Energia Media
redazione@energiamedia.it